Rivelatori di fiamma

Rivelatori di fiamma
Questi rilevatori hanno la possibilità di rivelare un incendio al di fuori della visuale del rivelatore grazie alla riflessione delle radiazioni. Sono utilizzati quando l’incendio ha uno sviluppo rapido, casi di combustione di liquidi, industrie chimico -farmaceutiche e petrolifere. La loro capacità di risposta è direttamente proporzionale alla luminosità della sorgente e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra il rivalatore e la sorgente. Hanno una elevata affidabilità.

Rivelatori di fiamma a raggi infrarossi (caratteristiche)

  • IR lunghezza d’onda > 7700 angstrom
  • Tempi di risposta di 5 - 10 secondi.
  • Possono non percepire un principio di incendio quando sono in presenza di importanti sorgenti di calore.

Rivelatori di fiamma a raggi ultravioletti (caratteristiche)

  • UV lunghezza d’onda <>
  • Tempi di risposta molto bassi: 0,01 - 5 secondi.
  • Possono non vedere la fiamma quando sono emesse sensibili quantità di fumo nero.

Rivelatori lineari

In questo tipo di rilevatore l’ allarme viene provocato dall’ interruzione di un raggio infrarosso. In condizioni normali il raggio (di lunghezza fino a 100 metri) parte dall’ emettitore e raggiunge il ricevitore. Nel ricevitore il raggio viene dapprima concentrato mediante un sistema di lenti per poi essere analizzato in un circuito elettronico. La presenza di fumi che attraversano il fascio provoca una diminuzione del segnale e quindi l’ allarme. In particolare i fumi chiari diffondono e quelli scuri assorbono il raggio.

L’ allarme non scatta in caso di:

  • diminuzione molto lenta del segnale
  • interruzione completa del segnale (frapposizione di corpi solidi o guasti)

I problemi di questo tipo di rilevatori sono:

  • disallineamento
  • intercettazione del raggio

Rivelatori di calore pneumatici termovelocimetrici (o ad espansione)

Rivelatori di calore pneumatici termovelocimetrici ( o ad espansione )
Un rapido incremento di temperatura ( 5 - 30 °C al minuto ) provoca un innalzamento della pressione nella camera aerotermica in lamierino sottile. La membrana, direttamente collegata alla camera, si deforma elasticamente aprendo il circuito elettrico. Un foro regolabile permette la fuoriuscita lenta dell’aria quando l’incremento della temperatura è lento.